10 aprile 2013

APRILE E' IL PIU' CRUDELE DEI MESI

C'era una casa sotto una montagna, con dentro due uomini bambini e tante chitarre.
Era uno spazio senza tempo, che a vederlo non gli avresti dato due lire, fatto di mattoni e cemento a vista, e legno e scale, e stanze che si mangiavano il vuoto, e libri che si mangiavano le stanze, e oggetti, dettagli, polvere, dischi, piatti sporchi, briciole, amore.

Oggi quella casa è vuota e quello che c'era dentro è tutto dentro il mio cuore.

Ciao Piero, ti ricorderò col tuo gilet da cacciatore e le tue unghie a conchiglia.



Se vorrai rivedermi,
vivo appena di là dalla siepe delle tue intenzioni,
e spero saprai innamorarti del mondo 
che illude e consuma, in cambio di un po' di poesia.