25 aprile 2011

PASQUA CON CHI VUOI


E' passata anche questa domenica di Pasqua. Teorie sociologiche formulate con nonchalance all'aperitivo serale, vogliono la domenica pomeriggio il momento più bello dell'anno.
In parte è vero. Se ci penso, oltre alla pasta al forno di mia nonna, la piazza gremita di gente per la "Giunta" è l'unica cosa che è rimasta immutata da quando sono nata, l'unico punto fermo della mia vita.
Siamo tutti così belli, nei vestiti della festa, a scambiarci minibaci sulle guance e chiederci quando siamo arrivati - quando ce ne andiamo. 
Quest'anno, poi, andavano di moda le carrozzine. Alla faccia del calo demografico, in media una coppia su tre sfoggiava un pargolo.
Mi sono sentita un po' a disagio col mio bicchiere di spritz in mano. 
Ma poi ho pensato che non essendo, io, coppia, potevo tranquillamente tirarmene fuori.
Pasqua è il giorno più bello dell'anno, ma Natale è ancora meglio. A Natale c'è l'incombenza di fingersi tutti più buoni, a Pasqua no. E poi Pasqua passa in un giorno, Natale ti porta via più o meno un mese tra albero, regali, panettoni residui e conti in banca da rimpinguare.
Mia mamma mi ha regalato un uovo bellissimo, così bello che non me ne ricordo di uguali, nemmeno quando ero piccola.
E' stato un piccolo momento di felicità che mi porterò con me per sempre.
(ovviamente sia il cioccolato che la sopresa facevano cacare, ma almeno la confezione era notevole).


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