5 aprile 2011

TUTTO QUELLO CHE SI DEVE FARE


Il tempo è sempre troppo poco per tutto quello che c'è da fare. Per coltivare le amicizie, realizzare i progetti, fermarsi a riposare. C'è da passare l'aspirapolvere, e poi spolverare, e poi lavare i vetri; ci sono le lenzuola da cambiare - grandi pulizie di primavera, se non si fosse capito - e il bagno da lavare. La lavatrice. Un'altra lavatrice. Porta i soldi al padrone di casa, metti via i maglioni pesanti, sennò venerdì te li scordi e non hai più spazio per l'estate nell'armadio. Aspè, fermati, beviamoci una birra. E' calda, mentre si raffredda pulisco lo specchio. Ho fame. Ho sonno. Non posso più correre, mi fanno male i piedi e mi si spaccano le vene. Ho tre chiamate perse e non ho più credito. Siamo già ad aprile e ieri era natale. Con tutto quello che ho da fare, se va bene mi riposerò a ferragosto. In più c'è l'impegno dei sensi e dei sentimenti. L'impegno della ragione. La vita moderna è un usurario, ti chiede sempre troppo rispetto a quello che ti da'. Tutto quello che non mi da' io me lo prendo però, così siamo pari.

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