21 marzo 2011

APPUNTI DI VIAGGIO


Istanbul nelle orecchie, il canto dei muezzin che arriva inaspettato e ti emoziona fino alle lacrime.
Negli occhi, la luce del Bosforo e della Moschea blu, l'oscurità della Cisterna basilica e della sema dei dervisci.
Istanbul nel naso, l'odore delle spezie e della melassa dei narghilè.
Istanbul in bocca, il misto perpetuo di kebab e té alla mela.
Nelle mani morbida come una pashmina. Colorata come una mattonella e tranquilla come i suoi gatti. Calda ed amichevole come i suoi abitanti. 
Mi piace.


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