28 marzo 2011

TANTI AUGURI, FATTI UN REGALO

Oggi sono 4 anni che lavoro qui. 
4 anni che vivo a Palermo, 4 anni che trattengo il fiato.
Questo posto non mi piace, non mi è mai piaciuto e non ho mai fatto niente per cambiarlo. Ma quest'anno faccio trentanni (tutto unito perché è una parola pesante) e qualcosa devo pure regalarmi. 
Finisco questo post e aggiorno il curriculum.
Lo tengo lì in sospeso da mesi, da dicembre almeno. Volevo regalarmi un curriculum nuovo per natale, poi per l'anno nuovo, poi per il compleanno. Ma anche oggi è un compleanno.
4 anni in apnea direi che sono più che sufficienti.
Quando sono arrivata ero un'altra persona. A guardarla con gli occhi di oggi ero una bambina grande. Oggi sono grande e basta. La bambina si è persa per strada e non posso far finta di niente. La valigia rossa che ho portato il primo giorno in ufficio non è più la stessa, ha cambiato forma e dimensioni. Il contenuto più o meno è lo stesso, con molta più razionalità e un po' meno speranze.
Non posso continuare a tenere il fiato, mi verrà qualcosa di brutto.
E allora tocca che me lo faccia sto' benedetto regalo, visto che sono l'unica che può farlo. In fondo ci ho provato, ad adattarmi e a capire. Ma evidentemente io e Palermo, io e il mio lavoro non ci piaciamo. Cosa ho da perdere vale quanto quello che ho da guadagnare?
Guadagnare.
Tutto l'oro del mondo non vale un minimo della mia felicità. 
Stipendio quasi inesistente vs serenità. Non c'è partita. 
Certo, tutto quello che ho fatto finora non avrei potuto farlo se non avessi lavorato. Se non avessi guadagnato. 
Ma chi mi dice che anche facendo meno cose non sarei stata più felice?
Chi me lo da un futuro migliore, se non me lo do io?

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